Roma, 25 marzo 2024 – Il Decreto Flussi 2024 ha fissato per oggi 25 marzo, dalle ore 9.00, la procedura per l’ingresso di lavoratori subordinati stagionali provenienti da Paesi extracomunitari. Con l’obiettivo di regolamentare l’ingresso di manodopera necessaria nei settori agricolo e turistico-alberghiero, il provvedimento prevede l’ammissione di 89.050 persone per lavoro subordinato stagionale su un totale di 151.000 ingressi complessivi per quest’anno.
Prima di procedere con la richiesta telematica, i datori di lavoro sono tenuti a effettuare una verifica preventiva presso il centro dell’impiego del proprio Comune di residenza. Questo passaggio è fondamentale per accertare che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale interessati alla stessa posizione lavorativa.
Il portale Ali ha offerto la possibilità di precompilare le domande, come previsto dal dpcm del 3 ottobre scorso, semplificando così il processo di presentazione. Le istanze devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica tramite il portale Servizi Ali, accessibile mediante Spid o Cie.
Anche coloro che hanno già presentato istanza di nulla osta al lavoro subordinato stagionale nel 2023 e non sono rientrati nelle quote, possono partecipare a questo ultimo appuntamento. Nel caso in cui manchi della documentazione necessaria, sarà richiesta la presentazione di dichiarazioni di impegno a produrla.
Le domande inviate saranno gestite seguendo un criterio cronologico e verranno accolte fino all’esaurimento delle quote disponibili. È importante notare che la finestra per la richiesta del permesso di soggiorno per l’anno in corso rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2024.
Qualora un’istanza non rientrasse nelle quote previste in base all’ordine cronologico di presentazione, il datore di lavoro riceverà un avviso sul portale Ali indicante che la pratica “risulta al momento non in quota”.
I primi due click day hanno interessato i lavoratori non stagionali e gli autonomi, coinvolgendo cittadini di varie nazionalità e settori lavorativi. Quest’ultimo appuntamento, invece, si concentra specificamente sui lavoratori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero provenienti da Paesi extracomunitari.