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‘Non vogliamo il cameriere di colore’, razzismo di alcuni clienti in un agriturismo in Sicilia. I titolari: “L’accoglienza vince sull’intolleranza”

Roma, 25 marzo 2024 – Nel cuore della Sicilia, un episodio di intolleranza ha trovato una risposta decisa nell’accoglienza e nella solidarietà. All’Agriturismo Vultaggio nel Trapanese, un gruppo di clienti ha rifiutato di essere servito da Amza, un cameriere originario del Camerun, scatenando una reazione di indignazione e sostegno da parte dei titolari e della comunità locale.

L’episodio ha avuto luogo durante una serata come tante, quando Amza, con tre anni di servizio presso la struttura, si è avvicinato ad un tavolo di clienti trapanesi per offrire il menù e l’acqua. Ciò che è seguito è stato un gesto di discriminazione, con alcuni clienti che hanno espresso apertamente il loro rifiuto di essere serviti da lui a causa del suo colore della pelle.

Di fronte a questa manifestazione di intolleranza, i titolari dell’agriturismo hanno reagito con fermezza e professionalità. Hanno trasferito Amza in un’altra sala per proteggerlo e hanno continuato il servizio per i clienti che avevano espresso il loro disagio.

Ma l’azione dei titolari non si è limitata a questo. Hanno scelto di utilizzare i loro canali social per denunciare pubblicamente l’episodio e ribadire i valori di accoglienza e inclusione che guidano la loro attività. Hanno chiarito che chiunque non accetti di essere servito da Amza, o da qualsiasi altro membro del loro staff, non sarà il benvenuto nella loro struttura.

Questa dichiarazione ha suscitato un’ondata di sostegno e solidarietà da parte della comunità locale e dei clienti abituali. Le pagine social dell’agriturismo si sono riempite di commenti positivi e messaggi di supporto per Amza, dimostrando che la maggioranza delle persone condivide e sostiene i valori di inclusione e rispetto.

Il proprietario dell’agriturismo, Giuseppe Vultaggio, ha sottolineato l’importanza di difendere i propri dipendenti e di combattere ogni forma di discriminazione. Ha descritto Amza come un membro della famiglia e ha ribadito il suo impegno nel garantire un ambiente di lavoro e ospitalità che promuova l’accoglienza e l’inclusione.

L’episodio ha evidenziato non solo la determinazione dei titolari dell’agriturismo nel difendere i propri valori, ma anche la solidarietà e l’apertura mentale della comunità locale. Amza, che ha lottato per trovare lavoro e ha superato molte difficoltà, ha ricevuto un sostegno significativo che gli ha dato conforto e fiducia nel suo ambiente lavorativo.

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