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Decreto Flussi 2025, critiche al Click Day: imprese e associazioni chiedono una riforma del sistema

Roma, 17 febbraio 2025 – Il sistema del “click day” continua a ricevere critiche da parte delle associazioni di categoria e degli imprenditori. Confindustria Veneto ha espresso una netta bocciatura dello strumento, definendolo inefficace e inadeguato alle reali esigenze delle imprese. Secondo l’associazione, il meccanismo attuale premia la velocità e la sorte, piuttosto che il merito e la qualità delle proposte, deresponsabilizzando la pubblica amministrazione e ostacolando una gestione efficace dei flussi di lavoratori stranieri.

Le problematiche legate alla carenza di manodopera emergono in particolare nel settore dell’edilizia, dove le difficoltà nel reperire operai specializzati continuano a rallentare i cantieri. Alessandro Gerotto di Ance sottolinea come il sistema attuale non sia sufficiente a colmare il fabbisogno di lavoratori e ribadisce la necessità di un piano strutturato e inclusivo, che vada oltre la semplice gestione dei flussi, affrontando anche aspetti come l’integrazione linguistica e abitativa dei lavoratori stranieri.

Anche Coldiretti si unisce al coro delle critiche, evidenziando come i posti disponibili nei click day vengano esauriti in pochi minuti, lasciando molte aziende senza possibilità di accesso alla manodopera necessaria. L’associazione agricola chiede di superare questo strumento e investire in programmi di formazione nei Paesi d’origine, in modo da preparare lavoratori specializzati prima del loro arrivo in Italia.

Dello stesso avviso è Federalberghi, che riconosce le potenzialità teoriche del click day ma ne denuncia la complessità burocratica e i problemi tecnici delle piattaforme informatiche. Per migliorare il sistema, gli albergatori chiedono una semplificazione delle procedure e una maggiore efficienza nei processi di selezione e ingresso dei lavoratori.

A emergere come soluzione alternativa è il modello promosso dal decreto Cutro, che prevede percorsi di formazione nei Paesi d’origine per gli extracomunitari, permettendo un ingresso regolamentato e mirato sulla base delle reali necessità delle aziende italiane. Un approccio che sembra trovare consenso tra imprenditori e associazioni di categoria, che auspicano un superamento definitivo del click day a favore di un sistema più equo ed efficace.

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