Roma, 27 dicembre 2025 – Un altro dramma si è consumato nel Mediterraneo, a circa cinquanta miglia da Lampedusa, in area Sar maltese. Il comandante della nave umanitaria Sea Punks I, Arturo Centore, ha raccontato l’orrore vissuto durante le operazioni di soccorso, che si sono concluse con un bilancio devastante: tre bambini morti, diciassette superstiti e un dolore indelebile.
“Una mamma ha perso i suoi tre figli. Uno è morto tra le braccia del medico di bordo che stava cercando di rianimarlo, uno è stato recuperato cadavere e un altro risulta disperso. È stato straziante”, ha dichiarato Centore in un’intervista a Radio Radicale. La tragedia si è consumata dopo che Alarm Phone aveva lanciato l’allarme per un’imbarcazione in difficoltà.
L’operazione di salvataggio
Inizialmente, il target indicato era lontano circa quattro o cinque ore di navigazione dalla Sea Punks I. Tuttavia, verso le sette del mattino è arrivata una nuova localizzazione, più vicina. L’equipaggio è stato subito allertato. “Uno dei ragazzi di guardia ha avvistato contenitori di benzina galleggianti. Poco dopo abbiamo visto teste in acqua e sentito urla disperate”, ha spiegato Centore. La nave umanitaria ha fermato i motori e messo in mare un gommone per recuperare i naufraghi.
“Un ragazzo era aggrappato al relitto della barca, che ormai era completamente affondata”, ha aggiunto il comandante. Diciotto persone sono state salvate, ma i superstiti hanno riferito che sull’imbarcazione erano in ventuno. Tre non sono mai stati ritrovati. Tra i salvati, un bambino che purtroppo è morto poco dopo il recupero nonostante i tentativi del medico di bordo di rianimarlo.
Una madre devastata dal dolore
Il racconto di Centore è straziante: “È stato terribile vedere una madre, partita dalle coste della Libia, perdere contemporaneamente tutti e tre i suoi bambini”. La donna incinta, insieme a un uomo che aveva ingerito molta acqua, è stata evacuata urgentemente a La Valletta tramite elicottero. Gli altri superstiti, in stato di ipotermia e disidratazione, sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia Costiera italiana e portati a Lampedusa.
Continuano gli sbarchi a Lampedusa
Nel frattempo, gli sbarchi sull’isola continuano senza sosta. Attualmente sono 387 i migranti presenti nell’hotspot di Lampedusa. Tra loro, 62 e 59 persone sono arrivate a bordo di due barchini. Dopo un primo triage sanitario, sono stati trasferiti nella struttura di contrada Imbriacola.
Una tragedia che non può essere ignorata
Questo ennesimo naufragio mette ancora una volta in evidenza la drammatica situazione dei migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con urgenza e umanità per prevenire ulteriori perdite di vite umane.