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Gasparrini (Domina): “No al salario minino per i lavoratori domestici, favorirebbe il lavoro nero”

Roma, 27 luglio 2022 – Il settore del lavoro domestico in Italia è disciplinato e tutelato dal CCNL di categoria e va ricordato e che le famiglie assumono per necessità, a volte addirittura per emergenza. Secondo l’Osservatorio DOMINA sul lavoro domestico, l’introduzione di un salario minimo renderebbe ancora più gravoso il peso dell’assistenza alle famiglie amplificando il ricorso al lavoro nero.

“Le elaborazioni dell’Osservatorio DOMINA sul lavoro domestico – commenta Lorenzo Gasparrini – evidenziano come il costo medio di un’assistente alla persona già oggi non sia sostenibile per la maggior parte dei pensionati italiani, che quindi devono essere sostenuti dai figli o attingere ai risparmi.

L’introduzione del “salario minimo” anche per i lavoratori domestici renderebbe di fatto impossibile questa spesa per le famiglie italiane, alimentando inevitabilmente il lavoro nero. Considerando che già oggi il lavoro domestico registra il 57% di irregolarità, l’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre gli oneri per le famiglie, non certo aumentarli”.

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