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Giornata per le vittime dell’immigrazione, il Senato decide

In Aula a Palazzo Madama la proposta di ricordare “quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”. Ogni 3 ottobre, giorno della strage di Lampedusa

Roma – 7 marzo 2016 – Ricordare, riflettere, capire perché è accaduto e come non farlo accadere mai più. 

È lo scopo della “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, che un disegno di legge da troppo tempo in  Parlamento vorrebbe istituire il 3 ottobre di ogni anno. Una data simbolo, quella della strage di Lampedusa del 2013, 366 uomini donne e bambini annegati nell’affondamento di un barcone.

Il ddl, già approvato alla Camera, mercoledì prossimo sarà in Aula al Senato. Dice che la Giornata nazionale servirà a ”conservare e rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”.

Il 3 ottobre in tutta Italia ci saranno quindi “cerimonie, iniziative e incontri al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza”. In particolare, ci saranno iniziative nelle scuole, per “sensibilizzare e formare i giovani”.

“Le speranze e le tragedie di quanti, spinti dalla disperazione e dalla miseria, fuggono dai propri Paesi alla ricerca di un’esistenza dignitosa ci parlano anche della nostra storia, degli emigranti italiani che subirono il peso dell’indifferenza e il disprezzo del razzismo” si legge nella relazione che accompagna il ddl a Palazzo Madama. “Fare memoria del passato serve per imparare a guardare al futuro con senso critico e a porre rimedio agli errori commessi”.

 

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