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Giovani e migranti: sfide e opportunità per il lavoro del futuro in Friuli Venezia Giulia

Roma, 8 aprile 2025 – Il XIV Congresso Fim-Cisl Fvg, riunitosi presso la Fiera, ha posto al centro del dibattito l’importanza dei giovani, del mercato del lavoro e dell’immigrazione, temi cruciali in una regione che affronta contemporaneamente una preoccupante crisi demografica e un’importante fuga di talenti all’estero.

L’incontro, intitolato “Giovani, mercato del lavoro e immigrazione: emergenze e opportunità, quali soluzioni?”, è stato aperto da una relazione di Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia all’Università di Milano, che ha offerto una visione approfondita del fenomeno migratorio in Italia.

Alberto Monticco, segretario della Cisl Fvg, ha sottolineato l’urgenza di affrontare una carenza prevista di 140mila lavoratori nei prossimi anni, malgrado la presenza già significativa di 121mila migranti regolari in regione, prevalentemente provenienti da Romania, Albania e Bangla Desh. Monticco ha evidenziato inoltre come il tessuto economico del Fvg sia composto per il 99% da piccole imprese, mentre il 40% dei lavoratori è impiegato in grandi aziende. Pertanto, secondo Monticco, è essenziale definire nuove tipologie contrattuali capaci di attrarre e trattenere i giovani lavoratori, valorizzando il loro desiderio di equilibrio tra lavoro e tempo personale e incrementando le possibilità di welfare.

L’assessora regionale a Lavoro e Famiglia, Alessia Rosolen, ha delineato chiaramente quattro obiettivi prioritari per la politica regionale: gestire attivamente le politiche migratorie, sviluppare politiche industriali centrate sul capitale umano, rinnovare il sistema formativo e scolastico, e migliorare la gestione del welfare.

Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, ha posto l’accento sulla disparità tra Nord e Sud Italia, proponendo il progetto “Italia più corta”. Agrusti suggerisce di affrontare la contraddizione tra l’elevata disoccupazione al Sud (30-35%) e la domanda di lavoratori qualificati al Nord. Inoltre, ha annunciato l’elaborazione di un piano decennale condiviso con l’assessora Rosolen, destinato a risolvere alcuni dei nodi più urgenti nel mercato del lavoro.

Fabio Bernardini, segretario nazionale della Fim-Cisl, ha ribadito la necessità di mantenere un dialogo continuo tra le parti coinvolte, fondamentale per individuare soluzioni concrete ai problemi emergenti. Bernardini ha inoltre richiamato l’attenzione sul grave problema della denatalità, che vede l’Italia agli ultimi posti in Europa, con un tasso di natalità che ha raggiunto il minimo storico dell’1,24%.

Questi temi cruciali richiedono, dunque, una risposta urgente e coordinata tra istituzioni, imprese e sindacati, per costruire un futuro del lavoro sostenibile e inclusivo in Friuli Venezia Giulia.

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