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IMMIGRAZIONE: MURARO(LEGA), A TREVISO SCUOLA A NUMERO CHIUSO

(ANSA) – TREVISO, 6 GEN – Il requisito della lingua italiana non soltanto per acquisire la cittadinanza, come già avevano proposto i sindaci di An del padovano, ma anche per la scuola: il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro, della Lega, sostiene ora la possibilità del numero chiuso nelle scuole basato su un test di cultura italiana, oltre che sul certificato di residenza. "Se non ci danno aule e soldi non se ne può fare a meno – dice Muraro – per il prossimo anno scolastico occorrerebbero 50 aule in più". Il numero chiuso non sarebbe dettato soltanto dal desiderio di tutelare le radici venete, riferisce il Corriere della Sera, ma sarebbe motivato dall’ "emergenza scolastica", con 34566 studenti alle superiori, dei quali 3000 immigrati. Un pronunciamento, quello di Muraro, che non trova d’accordo il presidente della giunta regionale del Veneto Giancarlo Galan, secondo il quale "la scuola deve promuovere l’integrazione, non chiudere le porte in faccia agli studenti stranieri". Alcune settimane fa, invece, il sindaco leghista di Chiarano (Treviso), Gianpaolo Vallardi, aveva chiesto l’esame di italiano per l’ammissione a scuola ed una soglia massima del 30 per cento di presenza per classe per restringere la presenza di scolari stranieri. A fronte del fatto che, in alcune realtà, il numero di stranieri raggiunge il 50%, con una situazione linguistica da Torre di Babele. Per il presidente della provincia di Treviso, inoltre, servirebbe il certificato di buona salute: "da quel che ricordo 30 anni fa toccò anche a me la visita medica, oggi con quel che sta succedendo (il riferimento è ai recenti sette casi di meningite, con tre decessi, nel trevigiano, ndr) mi pare proprio il caso di essere molto vigili sulla salute degli studenti". (ANSA).

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