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IMMIGRAZIONE: ROMANIA, SERVONO SOLUZIONI COMUNI INTEGRAZIONE

(ANSA) – BUCAREST, 15 MAG – I governi di Roma e Bucarest devono trovare insieme delle soluzioni per l’integrazione sociale dei romeni in Italia. Lo ha dichiarato oggi la commissaria Liliana Simion, capo dell’ ufficio per la lotta alla delinquenza romena all’estero al ministero degli Interni a Bucarest, in riferimento ai romeni che lavorano in nero e non potranno giustificare ufficialmente il reddito minimo di 900 euro proposto dal ministro degli Esteri Franco Frattini per gli immigrati. La Simion è intervenuta in un programma sui romeni in Italia, trasmesso oggi alla radio pubblica ‘Romania Actualitati’ in concomitanza con la visita del ministro degli Interni Cristian David e il capo della polizia Gheorghe Popa a Roma. "Non dobbiamo dimenticare che siamo uno Stato dell’Ue, che la libera circolazione è un nostro diritto e che qualsiasi cittadino Ue ha il diritto di vivere là dove sceglie di vivere", ha detto la Simion. A suo avviso, "é responsabilità dei rispettivi Stati cercare di trovare soluzioni di sussistenza sul loro territorio". In riferimento alla criminalità, la Simion ha ricordato l’ottima collaborazione con le autorità italiane dei circa trenta poliziotti romeni mandati in Italia negli ultimi mesi dopo l’omicidio Reggiani a Roma, di cui è accusato un romeno di etnia rom. "Dopo la visita del ministro e del capo della polizia a Roma (oggi), 15 poliziotti partiranno la prossima settimana per l’Italia per lavorare insieme ai colleghi italiani nelle grandi città, dove il tasso di criminalità è alto", ha detto la Simion, precisando che se necessario ne partiranno altri.(ANSA).

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