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Integrazione. Sbarca al festival del cinema di Venezia il docu-film “Siamo qui da vent’anni”

IL DOCU-FILM REALIZZATO DAL REGISTA CUNEESE SANDRO BOZZOLO PER ANOLF DELLA CISL SARA’ PROIETTATO VENERDI’ 10 SETTEMBRE DURANTE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL PREMIO COLLATERALE DELLA FONDAZIONE FAI: PERSONA LAVORO AMBIENTE NELL’AMBITO DELLA 77ª MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DELLA BIENNALE DI VENEZIA

Roma, 7 settembre 2020 – Sbarca a Venezia, nello spazio Venice Production Bridge per il Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente nell’ambito della 77ª Biennale, il docu-film “Siamo qui da vent’anni” realizzato nel 2020 dal regista Sandro Bozzolo e
prodotto da Anolf Cuneo (Associazione nazionale oltre le frontiere della Cisl) per il progetto “Frame, Voice, Report”, finanziato attraverso il Consorzio delle Ong piemontesi, con il contributo dell’Unione Europea e della Regione Piemonte e
il supporto della Fai Cisl Nazionale, della Fondazione FAI CISL Studi e ricerche e della Fondazione Crc.

Presentata per la prima volta al pubblico al festival CinemAmbiente di Torino (versione online durante il lockdown) e poi in presenza nello spazio incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la pellicola sarà proiettata venerdì 11
settembre 2020 a conclusione della consegna dei riconoscimenti per il primo Premio Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente, promosso dalla Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche e dedicato ai progetti che si distinguono nel trattare tematiche
relative al mondo del lavoro e la sostenibilità.

Nato da un’idea di Roger Davico, presidente di Anolf Cuneo, il docu-film “Siamo qui da vent’anni” racconta in 48 minuti uno spaccato della provincia di Cuneo in termini di comunità straniere da tempo radicate sul territorio che oggi rappresentano
vere eccellenze in produzioni e settori specifici, portando reddito e prestigio alla Granda. Dalla comunità macedone di Langa che ha sede a Neive ed è impegnata particolarmente nella vite, nella filiera del vino e nelle nocciole, ai lavoratori della frutta in arrivo soprattutto dai Paesi dell’Africa del Sud Sahara che ogni anno partecipano alla raccolta nel Saluzzese e Cuneese, con un’escursione anche ad Ormea ed ln Alta Val Tanaro per le castagne e la manutenzione dei boschi. E poi la comunità
cinese di Barge e Bagnolo, che hanno dato nuova linfa al distretto della pietra di Luserna, gli indiani Sikh del Punjab, circa 3 mila residenti nel territorio di pianura e d’estate in montagna, con la sede della comunità ed i loro tempio di preghiera e
di incontro a Marene specializzati nell’allevamento dei bovini e impegnati nella filiera del latte, per finire infine con le operatrici dell’assistenza (badanti ed OSS) provenienti dall’Est Europa, ma anche da America latina e Sud-Est asiatico,
che si occupano di assistere gli anziani nelle case private e nelle strutture delle case di riposo.

«Abbiamo voluto realizzare questo progetto – dice Roger Davico, presidente territoriale Anolf Cisl, Associazione Nazionale Oltre le Frontiere – per sottolineare l’importanza del contributo di questi nuovi cittadini alle produzioni del nostro territorio: dal vino ai formaggi ed al latte anche l’industria alimentare, dalla coltivazione della frutta alla manutenzione dei boschi di castagno, la nostra provincia ha bisogno di questi lavoratori. Nel film emerge anche l’aiuto che le nostre famiglie e i nostri anziani nelle case di riposo ricevono dalle badanti straniere e come le nuove generazioni si vogliano integrare nella nostra società. Non abbiamo scelto le comunità straniere più numerose in provincia, ma alcune di quelle che in qualche modo si sono specializzate in determinati settori. Vogliamo che il progetto sia un’azione di
informazione e di educazione rivolta alla cittadinanza e alla politica, che ci deve spingere a lavorare insieme e per l’integrazione e siamo particolarmente felici e orgogliosi di questo invito per partecipare alla prima edizione del Premio
Collaterale Fondazione Fai Persona Lavoro Ambiente nell’ambito della Biennale di Venezia, film che sarà proiettato proprio nella cerimonia di premazione, quindi una grande attenzione al nostro lavoro ed all’impegno del regista.

Il filmato racconta anche la partecipazione e l’avvenuta integrazione di queste comunità nel nostro contesto, mantenendo altresì le proprie tradizioni, che vanno ad arricchire la nostra società, perché l’incontro con altre esperienze sicuramente
fanno crescere le nostre conoscenze ed aprono le nostre menti. Penso che l’unica discriminante per essere considerato cittadino del nostro Paese sia l‘accettazione della nostra Costituzione, in pieno, in tutti suoi valori e contenuti.

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