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La traversata della speranza: 54 minori nuotano fino a Ceuta

Roma, 28 luglio 2025 – Era il tardo pomeriggio di un giorno di luglio, quando il mare agitato e una fitta coltre di nebbia hanno fatto da cornice a un’impresa disperata e straordinaria. Almeno 54 minori, accompagnati da 30 adulti, hanno affrontato a nuoto il tratto di mare che separa le coste del Marocco dall’enclave spagnola di Ceuta, spinti dal sogno di un futuro diverso.

Le onde li avvolgevano, la corrente li sballottava, ma quella linea invisibile sull’acqua segnava per loro il confine tra la prigione e la possibilità. Le imbarcazioni della Guardia Civil hanno tentato il recupero dei naufraghi, ma molti sono riusciti ad arrivare a riva con le proprie forze. I minori sono stati subito accolti nei centri di protezione della città autonoma, mentre le autorità locali, sopraffatte, hanno chiesto l’aiuto urgente del governo centrale.

L’eco di questo evento ricorda l’assalto a Melilla di tre anni fa, quando 2.000 migranti tentarono l’ingresso, e almeno 23 persero la vita. Le enclave spagnole in Africa, Ceuta e Melilla, restano simboli tragici di un’Europa vicina ma irraggiungibile per troppi. Chi nasce nel posto sbagliato del mondo ha un solo strumento: il coraggio.

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