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Lavoro. Lamorgese: “Necessario spendere tutte le nostre energie per contrastare il caporalato”

Roma, 30 maggio 2022 – «È necessario spendere tutte le nostre energie per contrastare il caporalato». Così il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al 19esimo Congresso confederale della Cisl – presso la Fiera di Roma – all’interno della tavola rotonda su “Lavoro e Legalità: una nuova cultura per l’Italia”.

«In molti casi – ha spiegato Lamorgese – la media della retribuzione dei lavoratori agricoli è il 50% in meno di quanto previsto nei contratti collettivi. Bisogna intervenire per garantire condizioni più umane sotto ogni profilo, dalle retribuzioni, alle collocazioni abitative al problema dei trasporti dei lavoratori stessi».

Menziona le ingenti risorse destinate ai progetti di contrasto al fenomeno del caporalato, attraverso l’impiego di fondi del Pon Legalità e del Fami, e le molte iniziative messe in campo dal ministero dell’Interno anche insieme al ministero del Lavoro tra cui il recente protocollo per inserire nel circuito lavorativo i migranti che hanno la protezione internazionale, perché – ha spiegato la titolare del Viminale – «dobbiamo cercare di potenziare e accelerare l’inserimento dei migranti nel circuito lavorativo con sistemi legali».

Tra le priorità sottolineate dal ministro, la necessità e l’urgenza di tutelare le risorse del Pnrr dagli appetiti delle mafie: «I fondi servono per il rilancio del paese, è prioritario che vengano usati bene e schermati dalla criminalità organizzata», ha ribadito.

Un passaggio lo dedica all’attuale scenario internazionale, evidenziando che «la guerra in Ucraina e il blocco del grano rischia di innescare una gravissima crisi umanitaria che andrà a incidere sui flussi migratori. Una situazione che, al di là di ogni propaganda, va affrontata in maniera seria – ha proseguito la titolare del Viminale – perché la migrazione è un problema strutturale, che affrontiamo da anni. È importante che l’Europa abbia un ruolo nella gestione del problema: il 3 e 4 giugno faremo un incontro a Venezia con i ministri dell’Interno dei Paesi del Mediterraneo su problemi che toccano in prima battuta alcuni Paesi ma che riguardano tutto il continente».

Ribadisce con vigore l’importanza del ruolo delle organizzazioni sindacali e la necessità di rafforzare sempre più i rapporti di collaborazione con tutte le istituzioni perché, conclude il ministro rivolgendosi ad esse, «voi rappresentante la parte migliore e concreta della società».

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