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Lega: 2mila euro a chi se va

L’idea piace molto agli amministratori leghisti nel trevigiano ROMA, 28 novembre 2008 – Sta facendo discutere molto l’idea dell’assessore all’assistenza sociale della giunta leghista di Spresiano che ha proposto un bonus di 2.000 euro agli immigrati rimasti senza lavoro disposti a lasciare il paese anziché ‘pesare’ sulle casse comunali.

Una proposta-provocazione – dice l’assessore Manola Spolverato – per far fronte al bilancio sempre più risicato del Comune e alla crisi economica. "Siamo disposti a dare 2.000 euro a famiglia purché vadano ad abitare altrove: ci costa meno che garantire i contributi alle famiglie in difficoltà – spiega l’assessore sulla stampa locale – Non è possibile che il Comune si trovi costretto a mantenere a proprie spese gli immigrati che, pur avendo perso il posto di lavoro, continuano ad avere il permesso di soggiorno valido".

Secondo l’assessore leghista, infatti, ridurre i flussi in entrata può far diminuire la fetta di disoccupati, ma é necessario aumentare anche i flussi in uscita per famiglie senza reddito costrette a vivere di stenti. La proposta arriva dopo l’altra iniziativa dell’amministrazione di Spresiano, che qualche settimana fa aveva annunciato l’erogazione di contributi comunali riservati alle famiglie in cui entrambi i coniugi parlano italiano.

ALLA LEGA L’IDEA PIACE
"Chiederò di estendere l’iniziativa dell’amministrazione di Spresiano a tutti i comuni trevigiani amministrati dal Carroccio". Gianantonio Da Re, consigliere regionale e segretario provinciale trevigiano del Carroccio, plaude all’idea del bonus da 2000 euro.

"Chi rimane senza una occupazione rappresenta solamente un costo per la nostra società – afferma l’esponente della Lega – Il problema della disoccupazione toccherà un numero sempre maggiore di cittadini con l’avanzare della crisi nei prossimi tempi". Per Da Re "é doveroso che le amministrazioni comunali aiutino dapprima la propria gente, quella che da anni vive sul territorio. Ben venga quindi l’idea di dare agli stranieri la possibilità di avere un assegno di ‘buona uscita’ se decideranno di andarsene a casa loro".

Daccordo con l’iniziativa di Spresiano si dice anche il vice presidente della giunta regionale, Franco Manzato (Lega) secondo il quale "il Veneto è al collasso, non ce la fa più a sopportare il peso sociale di centinaia di migliaia di immigrati disoccupati". Per Manzato tuttavia ciò che il Conmune di Spresiano vorrebbe fare "é pienamente nei poteri del sindaco, senza bisogno di dover pagare per allontanare gli stranieri non più in grado di mantenersi". Manzato ricorda in proposito la norma comunitaria – cui ha fatto riferimento per esempio il sindaco di Cittadella – che prevede "la libera circolazione nel territorio solo per chi ha un reddito di almeno 5000 euro e non grava sulla spesa sociale".

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