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L’Ungheria ribadisce il suo no alla ridistribuzione dei migranti

Roma, 18 settembre 2019 – Il refrain dall’Ungheria non cambia, anche dopo che l’Italia si è allontanata dalle posizioni di Budapest, lasciando la linea del premier Viktor Orban un po più isolata.

In un’intervista pubblicata oggi dalla Stampa, il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha ribadito: quella dei migranti illegali è un’”invasione”, quindi i porti devono restare chiusi e l’idea della ridistribuzione attraverso quote obbligatorie dei richiedenti asilo va combattuta.

“Abbiamo speso oltre un miliardo di euro, abbiamo dispiegato polizia ed esercito al confine meridionale con la Serbia. E abbiamo avuto successo: non ci sono immigrati illegali in Ungheria, li abbiamo fermati. E facendo così abbiamo tolto un fardello agli altri Paesi europei. Noi siamo stati i primi a bloccare l’invasione degli illegali lungo la rotta terrestre dei Balcani e l’Italia era riuscita, chiudendo i porti, a ripetere lo schema sul Mediterraneo. Poi però, è cambiato governo. E, con esso, l’approccio, e questo ci dispiace”, ha detto Szijjarto.

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