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Alla Scala di Milano l’Orchestra del mare suona con strumenti nati dalle barche dei migranti

Roma, 5 febbraio 2024 – Lunedì 12 febbraio il Teatro alla Scala di Milano sarà il palcoscenico di un evento straordinario. L’Orchestra del Mare, infatti, si esibirà con strumenti costruiti con i legni delle barche utilizzate dai migranti. Un progetto unico, chiamato “Metamorfosi”, che fonde la musica classica con il riscatto carcerario, dimostrando come il legno di queste imbarcazioni, carico di storie di vita e speranza, possa trasformarsi in melodia e bellezza.

migranti

Alla Scala le barche dei migranti diventano strumenti musicali

Gli strumenti dell’Orchestra del Mare, realizzati con legni di barche giunte a Lampedusa, rappresentano una testimonianza tangibile dei percorsi migratori e delle sfide affrontate dai rifugiati nel Mediterraneo. Violenza, disperazione e speranza convergono quindi in questi strumenti unici, creando un ponte tra mondi diversi. Dietro a questo meraviglioso progetto c’è Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione “Casa dello Spirito e delle Arti”. A lui, infatti, venne l’idea di fronte a quattro legni di barche che erano approdati nel lavoratorio di liuteria della Casa dello Spirito e delle Arti. E sebbene all’inizio sembrava essere un progetto fin troppo ambizioso, piano piano gli strumenti hanno iniziato a prendere vita grazie alle abili mani di detenuti del penitenziario milanese di Opera, diventati liutai sotto la guida di maestri esperti.

Il progetto “Metamorfosi”, poi, ha ottenuto il sostegno dell’allora ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, permettendo ai legni delle barche, inizialmente sequestrati per essere distrutti, di essere destinati a questo straordinario progetto artistico. Il risultato è un’orchestra unica, con strumenti ancora colorati delle assi dei gozzi che li hanno generati.

Un inno alla resilienza

Il 12 febbraio, quindi, l’Orchestra del Mare si esibirà alla Scala con il supporto di musicisti di fama internazionale, tra cui i violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima e il violinista francese Gills Apap. Il repertorio spazierà da Bach a Vivaldi, offrendo un’esperienza musicale coinvolgente e toccante. Ma il progetto va oltre la performance musicale: il suo cuore è la trasformazione delle barche dei migranti in strumenti e della vita in arte. E insieme alla Scala, riesce a raggiungere il suo culmine, mischiando la musica a un percorso di riscatto e cambiamento per chi è coinvolto. “Metamorfosi”, infatti, è un inno alla resilienza, all’umanità e alla potenza della musica nel creare connessioni che superano le barriere fisiche e sociali.

Il concerto, quindi, sarà un evento eccezionale, con la partecipazione di illustri ospiti, tra cui il sindaco di Milano Beppe Sala, il cardinale Josè Tolentino de Mendonça, la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone e altri rappresentanti istituzionali. La presenza dei detenuti liutai in palco reale, infine, testimonia l’uguaglianza di fronte all’arte e la potente dimostrazione di come la musica possa unire mondi diversi. Una cosa è chiara: sarà un evento da non perdere.

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