Roma, 30 dicembre 2022 – “La guerra alle ong, al soccorso in mare, all’aiuto umanitario stesso da parte del ministro dell’Interno e del governo, in continuità con quanto già fatto da Salvini nel 2018, ha visto ieri una delle sue pagine più nere con l’approvazione dell’ennesimo decreto che tenta di limitare le attività di salvataggio nel Mediterraneo, rendendo sempre più limitato lo spazio d’intervento delle organizzazioni umanitarie che da anni fanno, semplicemente, ciò che né l’Italia, né Malta, né l’Unione europea vogliono fare più: salvare vite umane”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Ma la cosa che colpisce leggendo il testo del provvedimento è la previsione di procedure che già vengono seguite e rispettate scrupolosamente da parte delle ong che durante i salvataggi hanno sempre comunicato le propria attività alle autorità responsabili di quanto avviene in mare e sempre si sono mosse seguendo le indicazioni ricevute, nel pieno rispetto di quanto prevede il diritto internazionale del mare: l’obiettivo è, quindi, solo quello di criminalizzare le ong e farle apparire come pericolose entità che si muovono al di fuori della legge.
C’è, infine, una parte del decreto più ‘fantasiosa’ che riguarda il diritto di asilo e che è evidentemente illegittima visto che non tiene conto della normativa non solo italiana ma europea in merito, normativa che è chiarissima e ben definita: alla luce della legge, quindi, come si può anche solo immaginare che spetti alle organizzazioni impegnate nel soccorso in mare occuparsi di raccogliere dalle persone salvate la volontà di chiedere protezione?
Ancora una volta, siamo di fronte a un provvedimento ideologico sulla pelle di donne, uomini, bambini che continuano a morire in mare. Quando si stancherà la destra nel nostro paese di ricorrere sempre e soltanto all’argomento, ormai abusato, delle ong come organizzazioni a delinquere agitando lo spettro dell’invasione dei migranti? quando comincerà a guardare a quanto avviene nella realtà e a provare un po’ di umanità?”, concludono.