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Migranti. Mediterraneo: oltre 2.200 vittime nel 2024, l’Unicef chiede interventi urgenti

Roma, 2 gennaio 2025 – Nel 2024 il bilancio delle vittime e dei dispersi nel Mediterraneo ha superato le 2.200 persone, con quasi 1.700 vite spezzate solo sulla rotta del Mediterraneo centrale. Tra le vittime si contano centinaia di bambini e adolescenti, un dato che sottolinea la gravità della crisi umanitaria in corso.

L’ultima tragedia, avvenuta al largo delle coste di Lampedusa, ha visto una piccola imbarcazione affondare con 20 persone disperse, tra cui donne e bambini. Regina De Dominicis, direttrice dell’Ufficio regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, ha ribadito l’urgenza di proteggere i più vulnerabili. “Una persona su cinque tra coloro che migrano attraverso il Mediterraneo è minorenne”, ha dichiarato. Molti di loro fuggono da conflitti, povertà e condizioni di vita insostenibili.

De Dominicis ha chiesto ai governi di utilizzare il Patto sulla migrazione e l’asilo per salvaguardare i diritti dei minori. Tra le misure prioritarie proposte dall’Unicef vi sono:

  • Percorsi sicuri e legali per la protezione e il ricongiungimento familiare.
  • Operazioni di ricerca e salvataggio ben coordinate.
  • Sbarchi sicuri e accoglienza basata sulle comunità.
  • Accesso ai servizi essenziali, come assistenza sanitaria, istruzione e supporto psicosociale.

Inoltre, l’Unicef ha sottolineato l’importanza di affrontare le cause profonde della migrazione, investendo nelle comunità d’origine per ridurre conflitti e povertà. Allo stesso tempo, è necessario sostenere l’integrazione dei migranti nelle comunità ospitanti, garantendo che i diritti dei bambini siano protetti durante tutto il percorso migratorio.

Questa crisi umanitaria richiede azioni concrete e coordinate per prevenire ulteriori perdite di vite umane e offrire un futuro a chi fugge da condizioni disperate.

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