Roma, 6 dicembre 2021 – “Il Mediterraneo sta diventando un freddo cimitero senza lapidi”.
Lo ha detto il Papa Francesco al centro per i rifugiati di Lesbo, 5 anni dopo la sua prima visita, invocando: “Fermiamo questo naufragio di civiltà”.
Il Papa ha percorso a piedi, salutando le persone, accarezzando i bambini, il tragitto dal cancello del Centro al tendone, dove ha parlato ai circa 200 rifugiati raccolti ad ascoltarlo. E qui ha usato parole forti per scuotere tutti di fronte alla tragedia dei migranti, che sembra sempre sfumare sullo sfondo, anche della pandemia, invece – ha spiegato il Papa – “se vogliamo ripartire, guardiamo i volti dei bambini. Troviamo il coraggio di vergognarci davanti a loro, che sono innocenti e sono il futuro”.
Che i bambini “interpellano le nostre coscienze e ci chiedono: ‘Quale mondo volete darci?” Non scappiamo via frettolosamente dalle crude immagini dei loro piccoli corpi stesi inerti sulle spiagge. Il Mediterraneo, che per millenni ha unito popoli diversi e terre distanti, sta diventando un freddo cimitero senza lapidi. Questo grande bacino d’acqua, culla di tante civiltà, sembra ora uno specchio di morte. Non lasciamo che il mare nostrum si tramuti in un desolante mare mortuum, che questo luogo di incontro diventi teatro di scontro!”.