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Migranti, per la Polonia il ricollocamento dei richiedenti è un meccanismo inaccettabile

Roma, 8 giugno 2023 – Durante il Consiglio Affari Interni in Lussemburgo, il viceministro degli Interni polacco, Bartosz Grodecki, ha espresso la sua netta opposizione al meccanismo di ricollocamento dei migranti richiedenti asilo nell’Unione Europea. Grodecki, infatti, ha dichiarato che questo approccio è inaccettabile per la Polonia, sia dal punto di vista politico che pragmatico.

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Migranti, la Polonia dice no al sistema di solidarietà

“Politicamente, pragmaticamente, questo meccanismo di ricollocamento dei migranti richiedenti asilo in Ue è inaccettabile per noi“, ha infatti dichiarato il viceministro degli Interni polacco, Bartosz Grodecki, a margine del Consiglio Affari Interni in Lussemburgo. Le sue parole riflettono una posizione ben consolidata del governo polacco, che ha manifestato una forte resistenza al concetto di redistribuzione obbligatoria dei rifugiati tra gli Stati membri dell’UE. Secondo la Polonia, d’altronde, la gestione dei flussi migratori e l’accoglienza dei richiedenti asilo devono rimanere di competenza nazionale. Inoltre, ogni Paese deve essere libero di decidere autonomamente sulla propria politica migratoria.

Questa posizione polacca ha contribuito alla divisione all’interno dell’UE riguardo alle politiche sull’immigrazione e sull’asilo. Molti Paesi europei hanno sostenuto la necessità di una maggiore solidarietà e condivisione del carico tra gli Stati membri. Mentre altri, come la Polonia, hanno adottato un approccio più restrittivo. La questione della redistribuzione dei rifugiati quindi rimane uno dei punti chiave di disaccordo tra i Paesi membri. E la mancanza di un accordo su questo tema ha ostacolato la riforma complessiva delle politiche migratorie e di asilo dell’UE.

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