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Napoli, attivato il coordinamento per l’accoglienza dei profughi ucraini

Roma, 8 marzo 2022 – “Stiamo pensando di usare i beni confiscati alle mafie sul territorio, laddove utilizzabili con immediatezza”. L’ipotesi è del prefetto di Napoli Claudio Palomba che sottolinea come occorra disciplinare gli interventi, coordinare le iniziative, sia quelle istituzionali sia quelle spontanee, dal basso, che si registrano ogni giorno sul territorio. 

La possibilità di un uso virtuoso di questo patrimonio immobiliare, in grado di rispondere alla prima esigenza da mettere in campo, qualora dovesse essere necessario, aggiunge il prefetto, sarà tra i punti esaminati nel corso della doppia seduta che si terrà questa mattina in prefettura.

Per quanto riguarda l’entità dell’accoglienza, Palomba spiega che «Le presenze ufficiali registrate sono circa 400, ma potrebbero essere dati al ribasso di fronte all’arrivo di tanti ucraini “alla spicciolata”. Quanto mai auspicabile che ci siano segnalazioni rapide». 

“Esiste una cabina di regìa in prefettura, aggiunge poi il prefetto, che vede in campo la questura e il consolato, per le dichiarazioni di presenza; l’hub Ospedale del Mare di Ponticelli, per quanto riguarda tamponi, vaccinazioni e tutto ciò che attiene l’assistenza sanitaria; l’hub di Portici in caso di soggetti risultati positivi al Covid; ovviamente sono in campo enti locali, Regione, oltre Croce Rossa e Caritas, che svolgono un ruolo decisivo in questa grande rete emergenziale”.

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