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Oltre 170 migranti soccorsi al largo delle coste calabresi, nuova sfida per il sistema di accoglienza

Roma, 7 giugno 2023 – In due distinti salvataggi condotti dalla Guardia Costiera al largo delle coste calabresi, un totale di 174 migranti sono stati soccorsi e portati in salvo. Le operazioni hanno posto una sfida significativa al sistema di accoglienza coordinato dalla Prefettura, coinvolgendo gli uomini dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica della Questura di Crotone.

La prima operazione di salvataggio è avvenuta poco dopo la mezzanotte, quando un peschereccio proveniente dalle coste libiche è giunto al porto di Crotone con a bordo 128 persone. Il gruppo era composto principalmente da migranti pakistani, con 114 individui provenienti da questa regione. Tra di loro, c’era una donna di nazionalità indiana e undici minori non accompagnati, che affrontavano un viaggio pericoloso in cerca di una vita migliore.

Nella seconda operazione, avvenuta qualche ora dopo, sono stati accolti 46 migranti che si trovavano su una barca a vela proveniente dalle spiagge della Turchia. Questi migranti provenivano dall’Iraq, dall’Iran e dall’Afghanistan, fuggendo da situazioni di conflitto e instabilità nel loro paese d’origine.

L’arrivo simultaneo di queste due imbarcazioni ha messo a dura prova il sistema di accoglienza locale, che ha dovuto affrontare l’ingente flusso di migranti in un breve lasso di tempo. Gli uomini dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica della Questura di Crotone hanno lavorato instancabilmente per garantire un’adeguata assistenza a tutte le persone sbarcate, assicurando il loro benessere e la tutela dei loro diritti fondamentali.

I migranti sono stati quindi condotti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, dove potranno beneficiare di servizi di prima necessità, assistenza medica e supporto nella definizione delle procedure amministrative legate al loro ingresso nel territorio italiano. L’obiettivo del sistema di accoglienza è quello di fornire un ambiente sicuro e dignitoso a queste persone vulnerabili, che cercano rifugio e speranza in nuove terre.

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