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Palermo. Leoluca Orlando sospende il decreto sicurezza. Battaglia politica con Salvini

Palermo, 3 gennaio 2019 – E’ guerra aperta tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Terreno di scontro è il Decreto Sicurezza. Il primo cittadino palermitano ha infatti deciso di sospendere l’applicazione del documento in attesa di conoscere l’esito degli approfondimenti giuridici chiesti al responsabile dell’anagrafe, per comprendere se e quali violazioni potrebbero derivare dall’applicazione del testo. “In un quadro di riferimento che alimenta, col contribuito di questo governo, l’odio verso i diversi – ha detto Leoluca Orlando -, il decreto 132/2018 costituisce un esempio di provvedimento disumano e criminogeno. Disumano perchè eliminando la protezione umanitaria toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti, ma anche criminogeno perchè trasforma in illegale la posizione legale di chi ha il permesso di soggiorno ottenuto per ragioni umanitarie e che alla sua scadenza non viene riconfermato perchè non c’è più la protezione umanitaria”. Orlando ha quindi annunciato: “Darò disposizione formale agli uffici comunali di servizio al cittadino di sospendere il decreto perchè non posso essere complice di una violazione palese di diritti umani, quelli previsti dalla Costituzione, come scuola e salute, nei confronti di persone oggi legalmente presenti sul territorio nazionale”. A stretto giro di posta è arrivato il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che attraverso twitter ha detto: “Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, il sindaco sinistro pensa a fare “disobbedienza” sugli immigrati”. “Ma a voi dei vostri concittadini italiani che vi pagano lo stipendio non interessa nulla? A Napoli e a Palermo non ci sono italiani che hanno bisogno di una casa, di un lavoro, di assistenza? Oggi i sindaci del Pd lanciano una crociata contro il decreto sicurezza. Immagino che rinunciate anche a tutti i soldi che il decreto aggiuge per le vostre città…”. “Per Palermo – ricorda il leader della Lega – c’è mezzo milione per la videosorveglianza, 1,2 milione di fondo per la sicurezza urbana nel 2019, 200mila euro per scuole sicure nel 2018. Cosa fate? Prendete i soldi e boicottate il decreto?”.

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