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Papa: “Impossibile il dialogo fra fedi diverse”

Lo scrive il Pontefice nella lettera-prefazione del libro di Marcello Pera “Perchè dobbiamo dirci cristiani”, in uscita la prossima settimana. Città del Vaticano, 23 novembre 2008 – "Un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo".

Lo scrive il Papa, nella lettera-prefazione del libro di Marcello Pera “Perchè dobbiamo dirci cristiani”, in uscita la prossima settimana.

Benedetto XVI torna su un tema a lui particolarmente caro: no al sincretismo religioso, sì invece al dialogo fra leader religiosi quando sono in ballo valori universali, promozione dei diritti umani, lotta al terrorismo.

Mentre sulla decisione religiosa di fondo un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede – afferma Benedetto XVI nel testo che da prefazione al libro di Pera, con cui ha scritto un libro quando era cardinale – occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari".

Per Ratzinger, inoltre, "il liberalismo, senza cessare di essere liberalismo ma al contrario, per essere fedele a se stesso, può collegarsi con una dottrina del bene, in particolare quella cristiana che gli è congenere, offrendo così veramente un contributo al superamento della crisi".

Espressione, quella dell’impossibilità di un dialogo interreligioso, che viene accolta positivamente dalla comunità ebraica romana. "Credo che bisogna essere molto grati al Papa per questa precisazione e per la giusta chiarezza", dice il rabbino Riccardo Di Segni, a capo della Comunità ebraica di Roma. Ci sono dei limiti insuperabili – aggiunge Di Segni – di ciascuna fede che vanno rispettati. Al di là di questo è giusto invece il dialogo fra culture".

Da parte sua, l’Ucoii (Unione delle Comunità e organizzazioni islamiche in Italia), sottolinea come "occorre precisare cosa il Papa intende dire con dialogo interreligioso in senso stretto. "Il dialogo fra credenti esiste – dice Izzeddin Elzir, portavoce dell’Ucoii – certamente non dialoghiamo sulle nostre fedi, perchè ognuno crede in ciò che crede, ma dialoghiamo su come possiamo convivere insieme, ciascuno nelle proprie diversità".

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