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Puglia: acqua e assistenza gratis per i lavoratori stagionali

L’assessore Fratoianni: "gli immigrati arrivano sani e si ammalano in Italia"

Roma – 4 agosto 2010-  Per il terzo anno consecutivo la Regione Puglia interviene, insieme con l’Acquedotto pugliese e l’associazione Medici senza frontiere, in sei località del territorio foggiano per fornire di docce, acqua potabile e bagni chimici, gli oltre 2.300 lavoratori stagionali immigrati attesi nel periodo compreso tra agosto e ottobre 2010. Stornara, San Marco in Lamis, San Severo, Foggia, Manfredonia Cerignola, sono le sei città dove sarà garantita la fornitura di acqua potabile e attivazione di 22 punti di prima assistenza igienico sanitaria nella provincia di Foggia dove c’è la maggior presenza di  lavoratori immigrati stagionali.

Si tratta di due i protocolli d’intesa siglati ieri mattina e presentati in conferenza stampa a Bari: il primo con l’Acquedotto Pugliese che si impegna, a titolo gratuito, a fornire, attraverso apposite cisterne, la quantità di acqua potabile necessaria per i 22 punti di assistenza. Il secondo con Medici senza Frontiere  che si impegna ad informare i lavoratori stranieri del progetto, oltre a spiegare dove si trovano i punti di assistenza e il costante monitoraggio per garantire gli standard minimi di igiene e accesso all’acqua lavoratori immigrati.

Secondo l’assessore alle politiche per l’immigrazione, Nicola Fratoianni, “la firma dei protocolli rappresenta un caso unico in Italia che però non può essere risolutivo di tutti i disaggi per gli stagionali”. Oltre a questo piano straordinario, aggiunge Fratoianni, si deve integrare un piano più organico con tutte le componenti politiche volte a favorire la tutela della dignità e della salute del lavoratore. ”I migranti – ha sottolineato Fratoianni – arrivano sani qui da noi e si ammalano nel corso della permanenza in Italia, soprattutto di patologie gastrointestinali che hanno a che fare con l’accesso all’acqua potabile. Noi in Puglia, nel corso degli ultimi tre anni, abbiamo abbattuto la percentuale di malattie gastrointestinali, proprio grazie a questo intervento.”
 
Marco Iorio 
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