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Reddito negato. Caritas: “No a leggi fai-da-te”

Il vicedirettore della Caritas Italiana Francesco Marsico: "iniziativa sgradevole quella leghista" ROMA, 14 aprile 2008 – Sembra più una "strumentalizzazione politica piuttosto che una questione giuridica".

Così il vicedirettore della Caritas Italiana, Francesco Marsico, componente fra l’altro della Commissione contro l’esclusione sociale, commenta la decisione del sindaco di Azzano Decimo, in provincia di Pordenone, di negare il "reddito di cittadinanza" agli stranieri in difficoltà.

E’ un’iniziativa "sgradevole", ha detto Marsico, soprattutto perchè vanno evitate "le legislazioni fai-da-te" tenuto conto che "le leggi non le fanno i docenti di diritto amministrativo". Le normative sono il frutto – osserva il vicedirettore della Caritas Italiana – "di applicazione della Costituzione e delle decisioni degli organi elettivi. Un amministratore deve applicare la legge a partire dai bisogni delle persone e magari segnalando nelle sedi opportune eventuali rilievi. Altrimenti c’è la legislazione fai-da-te ma questa non è prevista dalla Costituzione. Tuttavia, il fatto in se’ mi sembra più una strumentalizzazione politica piuttosto che una questione giuridica".

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Rassegna immigrazione 14 aprile 2008