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Sbarchi. Pinotti: “L’Ue collabori”. Gasparri: “Respingiamo i clandestini”

Il ministro della Difesa: "La crisi degli sbarchi va affrontata a livello europeo". Il senatore di Forza Italia: "La Marina militare non puo' essere un taxi per l'illegalità"

Roma  – 15 aprile 2014 – ''L'Italia sta facendo la sua parte nel confine Sud dell'Europa con l'operazione 'Mare nostrum' ed i nostri marinai continuano a salvare migliaia di vite con determinazione. Anche per quanto riguarda 'Mare nostrum' sentiamo, pero', il dovere di costruire una presenza piu' forte non solo nostra, ma dell'intera Europa''.

Lo ha detto ieri il ministro della Difesa, Roberta Pinotti a margine della presentazione di un libro a Roma. L'ennesimo appello all'Ue, mentre aumentano le traversate del Mediterraneo e l'Italia spende 300 mila euro al giorno per l'operazione Mare Nostrum.

"Nello scorso ottobre – ha ricordato Pinotti – abbiamo deciso autonomamente di organizzare la missione Mare Nostrum per evitare altre tragedie, ma fin da subito abbiamo chiesto di ragionare insieme all'Europa". L'operazione "salva tante vite in mare, ma ora l'emergenza si fa sempre più forte a causa delle crisi politiche dei Paesi di provenienza dei migranti e del clima favorevole alle traversate: bisogna affrontarla a livello europeo, non solo italiano".

Maurizio Gasparri, di Forza Italia, vorrebbe invece utilizzare i mezzi della Marina per respingere i migranti. ''Il Mare e' 'nostrum' – dice – ma la Marina italiana e' loro. La Marina militare non puo' essere un taxi per l'illegalita'. Questo dovrebbero capirlo al governo e fare in modo che le navi siano impiegate per riportare in Africa i clandestini."

"Politiche europee miopi e sbagliate – sdenuncia  Gasparri –  hanno gettato paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo nel caos. Ora chi in Europa ha fatto scelte sbagliate corra ai ripari. Il governo italiano non permetta ulteriori prese in giro''.

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