Roma, 20 ottobre 2025 – Ancora una tragedia del mare davanti a Lampedusa, dove due migranti hanno perso la vita e quattordici versano in condizioni gravissime dopo essere stati soccorsi a circa 16 miglia dall’isola.
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo viaggiava su un barcone con 85 persone a bordo, segnalato dall’elicottero HeloLux e raggiunto poco dopo da motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera. A causare la morte dei due migranti e il grave stato degli altri sarebbe stata l’inalazione di idrocarburi all’interno del sottocoperta dell’imbarcazione, rimasta alla deriva per ore.
Per soccorrere i feriti, tre dei quali già intubati, sono stati mobilitati elicotteri da Palermo e Pantelleria, in aggiunta a quello già operativo sull’isola, per consentire il trasferimento urgente in ospedali più attrezzati.
I superstiti, originari di Pakistan, Eritrea e Somalia, sono stati sbarcati al molo Favarolo, dove si è svolto il drammatico recupero dei due cadaveri. Tra i migranti figurano anche una donna e cinque minori.
Le autorità giudiziarie e marittime hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità dei trafficanti.
Questa nuova tragedia si aggiunge alla lunga scia di morti che continua a segnare la rotta del Mediterraneo centrale, confermando ancora una volta la fragilità delle operazioni di soccorso e la drammatica condizione di chi tenta di raggiungere l’Europa in cerca di salvezza.


