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Trump ancora contro l’immigrazione: “Controlli estremi antiterrorismo”

“Ci serve uno screening contro chi è ostile agli Usa e ai nostri principi. Clinton vuole essere la Merkel d’America” 

 

Washington – 16 agosto 2016 – “Extreme vetting”, cioè “controlli estremi” sugli immigrati, per prevenire il terrorismo. 

Donald Trump non retrocede dalle posizioni prese finora e ribadisce che diventerà presidente ci sarà un giro di vite per chi arriva negli Usa. Compreso un bando temporaneo agli ingressi dei cittadini di Paesi che hanno una “storia di esportazione del terrorismo”, finché non verranno messi in atto nuovi controlli anti radicalismo. 

Ieri, durante un comizio in Ohio incentrato sui temi della sicurezza nazionale, il candidato repubblicano ha detto che “una nuova politica dell’immigrazione è necessaria” e ha puntato il dito contro gli “immigrati o figli di immigrati” autori delle stragi di Orlando, San Bernardino o in quella alla maratona di Boston. 

“Durante la guerra fredda  c’erano dei test di screening ideologici. È tempo di sviluppare un nuovo test di screening adatto alle minacce che fronteggiamo oggi”. Servirà ad escludere non solo “tutti i membri di gruppi terroristici o simpatizzanti”, ma anche chiunque “abbia atteggiamenti ostili verso il nostro Paese o i suoi principi”. 

Attaccando Hillary Clinton, sua rivale nella corsa alla Casa Bianca, Trump ha detto lei vuole essere “l’Angela Merkel d’America. E si sa che disastro è stata l’immigrazione massiccia per la Germania e per i tedeschi”, sostenendo che “la criminalità è salita a livelli mai visti”. “Abbiamo abbastanza problemi nel nostro Paese, non ce ne serve un altro”. 

 

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