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Un milanese su sette è straniero

190mila immigrati residenti,  il 14,5% della popolazione. Il vicesindaco De Corato: “Difficile integrare chi arriva da 155 Paesi diversi” Roma – 2 settembre 2009 – Al primo giugno 2009 i residenti stranieri a Milano sono saliti a quota 189.834, circa il 14,5 % della popolazione. Lo dicono i dati del settore Statistica del Comune di Milano, resi noti dal vice sindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato.

"Per la prima volta – scrive De Corato – si registra una flessione della crescita dei romeni che negli ultimi dieci anni e’ stata esponenziale (erano 734 nel 1997 e ora sono 10.561). Percentualmente, infatti, negli ultimi tre mesi, e’ stata inferiore (310 gli arrivi) a quella di cingalesi e ucraini. Quest’ultimi, in particolare, sono aumentati di oltre il 7% rispetto al +3% dei romeni. Nel raffronto con la situazione al primo giugno 2008 gli ucraini incalzano con un +18 % i romeni a quota +22%”.

"Milano – sottolinea De Corato – con il 14,5 % di residenti stranieri, rispetto a una media nazionale del 6,5% stimata dall’Istat, conferma la sua particolarità come polo di attrazione grazie a una maggiore forza economica che si traduce in una superiore offerta di posti di lavoro. Naturalmente ciò comporta anche delle difficolta’ di integrazione, visto che si tratta di mettere insieme persone che arrivano da 155 Paesi diversi".

"Il dato in flessione sui romeni -conclude – potrebbe poi significare un rallentamento dopo il boom dovuto all’ingresso della Romania nella Ue il primo gennaio 2007. E non va poi confuso con gli ingressi di quei rom che sfuggono all’anagrafe per stanziarsi in aree abusive. Così come è  altra cosa la presenza in à stimata dall’Ismu, di circa 38 mila clandestini".

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