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Cittadino Ue. Ci è nato un bambino, cosa dobbiamo fare?

Salve, volevo sapere cosa bisogna fare quando nasce un bimbo romeno in Italia e se è possibile iscriverlo all’Anagrafe.

Roma – 29 dicembre 2010 – La prima cosa da fare quando nasce un bambino, sia comunitario che extracomunitario, è denunciare la nascita entro 3 giorni presso la Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui è avvenuto il parto. La denuncia può essere effettuata anche entro 10 giorni dalla nascita presso l’Ufficio Civile del Comune del luogo di nascita o di residenza dei genitori.

Se il bambino è nato da genitori regolarmente sposati o viene riconosciuto da uno solo dei genitori la denuncia di nascita può  essere presentata da uno dei genitori. Se il bambino è nato da genitori non sposati la denuncia di nascita deve essere presentata da entrambi i genitori.

Documenti per la denuncia della nascita davanti all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di nascita
E’ necessario presentare i seguenti documenti:
• attestazione di nascita rilasciata dall’ospedale o casa di cura
• documento d’identità valido
• nel caso in cui i genitori non siano sposati devono presentarsi entrambi con un documento d’identità per effettuare il riconoscimento.

Il certificato di nascita viene rilasciato immediatamente dopo la registrazione della nascita.
Bisognerà poi recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate per richiedere il codice fiscale che servirà per iscrivere il bimbo al servizio sanitario nazionale per la scelta del pediatra.

Secondo la legge i bambini romeni, e in più in generale i bambini comunitari o extracomunitari, che nascono sul territorio nazionale non acquisiscono in automatico la cittadinanza italiana ma mantengono la cittadinanza dei loro genitori.

ISCRIZIONE ANAGRAFICA DEL BIMBO

Se i genitori del nuovo nato hanno regolarmente richiesto l’iscrizione anagrafica presso il loro Comune di residenza, possono chiedere l’iscrizione anagrafica anche per il figlio appena nato presentando i seguenti documenti:
 
– passaporto del figlio;
– codice fiscale del figlio;
– dichiarazione di dimora;
– documentazione attestante il reddito che può essere dimostrato anche attraverso un’autocertificazione.
– documentazione attestante la copertura sanitaria (non necessaria per il familiare di un lavoratore);
– certificato di nascita rilasciato dal Comune;
– richiesta di iscrizione anagrafica o certificato di iscrizione anagrafica dei genitori presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza.

Avv. Mascia Salvatore

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