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Tregua fiscale: cos’è e cosa prevede. Al 31 marzo 2023 termine per sanare le irregolarità formali

Roma, 7 marzo 2023 – Con la Legge di Bilancio 2023 è stata prevista la cosiddetta “tregua fiscale”. Il Governo ha introdotto una serie di misure volte a definire e quindi chiudere posizioni di debito nei confronti del fisco.

Ciò significa che i contribuenti che hanno situazioni (anche di sola irregolarità) relative alle tessa, cartelle esattoriali, multe…possono sanare la propria posizione.

Tra le misure previste (tutte esposte nella circolare dell’Agenzia delle Entrate al seguente link) si segnala la possibilità di sistemare alcune irregolarità formali e quella di ottenere la cancellazione di cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015 e

Irregolarità formali:

Tra le novità, prevista la possibilità di rimediare in caso di errori (dichiarativi o di procedura) che non hanno comportato il pagamento di meno tasse rispetto al dovuto.

In questo caso si potrà sanare la propria posizione mediante pagamento di una somma fissa di 200 euro per ogni periodo di imposta cui è riferita l’irregolarità, con la possibilità di rateizzare il pagamento due momenti: 31 marzo 2023 e 31 marzo 2024.

Stralcio delle cartelle fino a mille euro:

La tregua fiscale prevede anche lo stralcio, e quindi la cancellazione, di alcune cartelle esattoriali, ovvero:

  • Quelle dell’importo fino a 1000 euro
  • Che siano state emesse 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Come verificare la propria posizione con il fisco e a chi rivolgersi per assistenza?

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate , accedendo mediante proprio Spid, si potrà verificare la presenza di eventuali cartelle esattoriali non pagate e la propria posizione generale.

Sarà invece possibile richiedere assistenza a Patronati e Caf per inoltrare le istanze.

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