Roma, 9 luglio 2019 – Dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto al Viminale dal ministro dell’Interno Matteo Salvini arrivano “nuove misure contro l’immigrazione irregolare e per difendere i porti italiani”.
“Nuove misure” per ridurre da un lato le partenze, dall’altro impedire lo sbarco nei porti italiani, nel mezzo un piano di accordi per favorire i rimpatri. Dopo il caso Sea Watch e ancor più quello del veliero Alex, che hanno forzato il divieto di ingresso per sbarcare i migranti soccorsi, al Viminale è stata decisa la linea dura, che dal punto di vista giuridico significa “emendamenti al Decreto sicurezza bis per rendere più efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti”.
Mentre sul piano pratico è stato deciso di aumentare i controlli per ridurre le partenze, “con l’utilizzo di radar, mezzi aerei e navali”, e la “presenza delle navi della Marina e della guardia di finanza per difendere i porti italiani”. Altre “novità” di cui si è parlato al Comitato sono “contatti con la Tunisia”, sia “per migliorare e aumentare i rimpatri”, che “per ridurre le partenze”. Mentre come misura pratica immediata è stato deciso “l’invio di dieci motovedette italiane da consegnare alla guardia costiera libica entro l’estate”.