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Il caso. L’avvocato è nero e il giudice incredulo: “Mi faccia vedere il tesserino, è laureato?”

Roma, 4 febbraio 2021 – “Ci sono rimasto un po’ male, ma non voglio parlare di razzismo”. Sta facendo già molto discutere il caso di Hilarry Sedu, avvocato italiano di origine nigeriana che ha vissuto un episodio spiacevole al Tribunale per i minorenni di Napoli, dove un giudice onorario, non credendo che potesse essere un legale, gli ha chiesto il tesserino e se fosse davvero laureato.

Hilarry Sedu è anche consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli e alle ultime regionali in Campania si era candidato in una lista a sostegno di Vincenzo De Luca.

“Era giunto il mio turno per la discussione di una causa, quando il neo magistrato onorario mi ha chiesto di esibire il tesserino di avvocato: lo faccio. Stupita o stupida, mi chiede se sono avvocato, poi ancora, mi chiede se sono laureato. Vi giuro che non è una barzelletta” – racconta Hilarry Sedu.

“Impulsivo come sono, ero tentato di insultarla, ma ho voluto mettere avanti il bene della causa da trattare, perché ne vale della vita della mia assistita e della sua bambina. No, non è razzismo, è solo idiozia. E incompetenza di un organo amministrativo che non sa scegliere i componenti privati in ausilio della macchina giustizia”.

L’avvocato napoletano, poi, al telefono con l’Ansa è stato più duro: “Quel giudice onorario andrebbe rimosso, perché non è possibile che accadano ancora cose del genere, sintomo di un retropensiero duro a morire”.

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