Stefano Camilloni
Roma, 6 giugno 2023 – La Commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha presentato oggi il piano della Commissione Europea per affrontare l’immigrazione illegale nel Mediterraneo Occidentale e nell’area atlantica. Il piano si basa su quattro pilastri fondamentali, che comprendono il contrasto al contrabbando di esseri umani, la gestione delle frontiere, i rimpatri e i percorsi legali di accesso al mercato del lavoro europeo.
Uno degli obiettivi principali del piano è stabilire partnership con Paesi chiave come il Marocco, il Senegal, la Mauritania e il Gambia. Queste collaborazioni mirano a migliorare la cooperazione nella gestione delle rotte migratorie e a prevenire il traffico di esseri umani.
Durante la presentazione del piano, la Commissaria Johansson ha espresso fiducia nel trovare un accordo sul nuovo Patto per la migrazione, evidenziando che gli Stati membri sembrano avere un approccio costruttivo. Ha sottolineato che è il momento giusto per raggiungere un accordo comune sulla migrazione, poiché nessun Paese può affrontare da solo questa sfida. Ha inoltre criticato i dibattiti nazionali che cercano di dipingere uno scenario da vincitori e perdenti, affermando che un approccio comune sulla migrazione porterà benefici a tutti, inclusi i migranti.
La Commissaria Johansson ha commentato anche sul testo di compromesso riguardante la presenza di migranti, facendo riferimento alla proposta di fornire 22.000 euro per ogni migrante non ricollocato. Ha dichiarato che il testo di compromesso è bilanciato, ma che ci sono ancora alcuni aspetti da affinare.
Il piano presentato dalla Commissione Europea rappresenta un passo importante nel cercare di affrontare l’immigrazione illegale e di gestire in modo più efficace le sfide che questa presenta. La collaborazione con i Paesi chiave e l’adozione di un approccio comune sulla migrazione sono fondamentali per garantire soluzioni sostenibili e umane.
L’obiettivo finale del piano è quello di creare un sistema che promuova percorsi legali di accesso al mercato del lavoro europeo, offrendo opportunità ai migranti e riducendo la dipendenza da canali illegali e pericolosi.
