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La lettera. Crescono in Europa gli Stati ostili all’obbligo di accogliere migranti

Roma, 8 giugno 2020 – “La riforma della politica di asilo europea deve basarsi sul consenso di tutti gli Stati membri. Reiteriamo la nostra forte opposizione ai ricollocamenti obbligatori di richiedenti asilo e migranti”.

Questo il messaggio principale di una lettera inviata alla Commissione Ue dai ministri dell’Interno del gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria) più Estonia, Lettonia e Slovenia, in merito al Patto europeo sulla migrazione e l’asilo che l’esecutivo presenterà nelle prossime settimane. Il ministro dell’Interno sloveno, Ales Hojs, durante l’odierna videoconferenza con i colleghi dell’Unione europea, ha chiuso in anticipo a ogni politica europea che preveda l’obbligo di accogliere migranti, oltre a esprimere grande preoccupazione per il salvataggio di quelli che arrivano via mare dall’Africa.

Secondo Hojs si dovrebbe ragionare su un miglior controllo delle frontiere esterne tramite Frontex o sulla ricollocazione su base volontaria.

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