Roma, 20 novembre 2020 – Va avanti in commissione Affari Costituzionali alla Camera l’esame del nuovo decreto che modifica i decreti Salvini in tema di migranti e sicurezza e che divide il Movimento 5 Stelle che, con il governo Conte I, aveva sostenuto le misure volute dal leader della Lega.
Il provvedimento è atteso in aula lunedì 23 novembre e da giovedì i tempi saranno contingentati proprio per consentire di rispettare il timing. Solo uno l’emendamento approvato finora con il parere favorevole del governo e dei relatori Vittoria Baldino (M5s) e Carmelo Miceli (Pd): si tratta della proposta di modifica del dem Stefano Ceccanti che abroga le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato tramite i decreti flussi.
“Una sanatoria criminale”, l’hanno definita i deputati della Lega Igor Iezzi, Simona Bordonali, Ketty Fogliani, Cristian Invernizzi, Nicola Molteni, Alberto Stefani, Gianni Tonelli, Gianluca Vinci, Edoardo Ziello. “Gravissimo lo stop al tetto delle quote nei decreti flussi approvato nel decreto Sicurezza con un emendamento del solito Pd. Aprire le porte a tutti, di fronte a una crisi epidemiologica dilagante come questa, è inaccettabile per il sistema paese e per gli italiani. Peraltro, con il rischio di far entrare più stranieri di quanti l’Italia possa assorbire e ingrossare così le fila della criminalità”, hanno affermato.