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Trentanove migranti sbarcano a Crotone dopo un lungo viaggio via mare

Dopo giorni di navigazione dal Mar Egeo, 24 uomini, 3 donne e 9 minori, in gran parte provenienti dall’Iran, sono stati soccorsi e accolti in Italia.

Roma, 1 agosto 2023 – Trentanove migranti provenienti principalmente dall’Iran hanno raggiunto il porto di Crotone all’alba, dopo essere stati soccorsi da un’unità navale della Guardia Costiera a circa 50 miglia da Capo Rizzuto. I migranti, a bordo di un’imbarcazione a vela, hanno approfittato delle condizioni meteo-marine favorevoli per intraprendere il lungo viaggio che li ha portati nel sud dell’Italia.

L’emergenza migranti non è nuova per l’Italia, ma ogni sbarco rappresenta una sfida unica per le autorità locali. Il gruppo di migranti, composto da 24 uomini, 3 donne e 9 minori di cui tre non accompagnati, ha affrontato condizioni difficili e incerte durante il viaggio dalla Turchia, ma fortunatamente le loro condizioni di salute sono state valutate come buone al loro arrivo nel porto di Crotone.

Tra i migranti sbarcati, sono stati individuati anche un cittadino iracheno e due cittadini dell’Uzbekistan. Ognuno di loro ha una storia e una motivazione unica che li ha spinti a intraprendere questa pericolosa traversata verso l’Europa.

L’accoglienza nel porto di Crotone è stata coordinata dalla Prefettura locale, mentre l’ufficio immigrazione della Questura ha gestito le operazioni di accoglienza con il prezioso supporto di Suem 118 e della Croce Rossa Italiana. Le autorità hanno lavorato senza sosta per garantire un’accoglienza dignitosa ai nuovi arrivati e assicurarsi che le loro esigenze primarie siano soddisfatte.

Dopo essere sbarcati, i migranti sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, dove saranno sottoposti a procedure di identificazione. Questo passaggio è fondamentale per stabilire le loro identità, verificare le richieste di asilo e fornire l’assistenza necessaria durante il loro soggiorno temporaneo in Italia.

L’arrivo di questi migranti mette in luce ancora una volta l’importanza di affrontare il fenomeno migratorio in modo solidale e coordinato a livello internazionale. Le sfide legate all’immigrazione non possono essere risolte da un singolo paese, ma richiedono il coinvolgimento di tutte le nazioni per trovare soluzioni sostenibili e umane.

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