Domande ai consolati. In Marocco prevista anche una prova preliminare di italiano
ROMA – Rush finale per le aspiranti matricole.
Lunedì 4 giugno per studenti extracomunitari residenti all’estero si chiudono le preiscrizioni presso gli atenei italiani per il prossimo anno accademico. Chi entro questa data non avrà presentato domanda tramite i nostri consolati dovrà rimandare almeno di un anno il progetto di venire a studiare nel Belpaese. Potranno invece scegliere con calma i ragazzi stranieri già regolarmente in Italia, che si iscrivono all’ università alle stesse condizioni dei loro colleghi italiani.
Sono 35mila i posti messi a disposizione dalle università per attirare cervelli dall’estero, un numero che verrà grosso modo ricalcato dallo speciale decreto flussi con cui il governo fisserà un tetto massimo di visti da concedere per questi ingressi. Difficile comunque che la quota vada esaurita, se si considera che gli tutti gli studenti stranieri iscritti negli atenei italiani lo scorso anno erano poco più di 40mila.
Ora la palla passa ai consolati per l’inizio di una procedura che, considerati i vari rimpalli tra tutte le istituzioni coinvolte, durerà mesi. In alcuni casi le nostre rappresentanze hanno già avviato una scrematura tra i candidati: in Marocco, ad esempio, ambasciata di Rabat e il consolato generale di Casablanca hanno subordinato la presentazione delle domande a una verifica della conoscenza della lingua italiana.
Le domande raccolte verranno inviate alle università, che a loro volta comunicheranno ai consolati gli elenchi dei candidati ammessi alle prove di ammissione. Si comincia il 3 settembre con un esame di italiano, obbligatorio indipendentemente dalla facoltà prescelta, mentre nei giorni successivi ci saranno le prove d’ingresso delle facoltà a numero chiuso.
(1 giugno 2007)
Elvio Pasca