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ISEE: a cosa serve e come chiederlo. La guida dei nostri esperti

Roma, 22 febbraio 2021 – L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è l’indice che serve a misurare il livello economico complessivo di un nucleo familiare, ossia di tutti i membri che compongono il cosiddetto “stato di famiglia”.

É lo strumento principale di riferimento per determinare il diritto ad accedere alla maggiorparte dei bonus e delle prestazioni sociali.
Tiene conto di una serie di valori quali: reddito, proprietà mobiliari ed immobiliari ma anche delle situazioni particolari del nucleo familiare (presenza di minori o disabili/invalidi), tutte informazioni che vengono raccolte nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), valida fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento.

A COSA SERVE L’ISEE
Tale indicatore permette di verificare se il nucleo familiare interessato possa accedere ad alcune prestazioni o agevolazioni in base alla condizione economica, tra cui:

  • reddito di cittadinanza;
  • sconti sulle bollette di luce, acqua ed energia elettrica;
  • agevolazioni sui canoni di locazione (bonus affitto);
  • sconti sulle tasse universitarie;
  • sconti sui trasporti;
  • prestazioni per i minori (bonus bebè, bonus asilo nido).

TIPOLOGIE DI ISEE
Oltre a quello ordinario, possono essere richiesti ISEE specifici per alcune prestazioni, come:

  • ISEE MINORENNI: per prestazioni rivolte ai figli minori di genitori non coniugati e non conviventi tra loro;
  • ISEE SOCIOSANITARIO: per prestazioni rivolte ad esempio alle persone disabili (assistenza domiciliare o ricovero in strutture dedicate);
  • ISEE UNIVERSITA’: per richiedere agevolazioni allo studio universitario.

COME RICHIEDERLO
Per poter determinate l’Isee il richiedente deve rendere la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), documento contente i propri dati anagrafici, patrimoniali e relativi al nucleo familiare. Nello specifico:
la composizione del nucleo familiare;
la casa di abitazione;
i dati anagrafici di ogni singolo componente del nucleo familiare;
il patrimonio mobiliare;
il patrimonio immobiliare;
i redditi;
gli eventuali assegni percepiti;
il possesso di veicoli.
Alcuni dati – quelli anagrafici e relativi al patrimonio – sono quindi comunicati con autodichiarazione (di cui il dichiarante si assume la responsabilità), mentre altri sono direttamente forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps.

Una volta inserite le informazioni rese dal dichiarante e i dati forniti da Inps e Agenzia delle Entrate, verrà emesso l’ISEE richiesto.

L’ISEE può essere richiesto tramite:
CAF
commercialista
consulente del lavoro;
personalmente, sul portale dell’Inps (ACCEDENDO MEDIANTE SPID), alla sezione dedicata alla compilazione della DSU https://servizi2.inps.it/servizi/IseePrecompilato/home.aspx

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

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