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Basescu ai migranti romeni: “Tornare in patria? Non conviene”

Il presidente della Repubblica: "Da noi stipendi e tenore di vita sono ancora bassi. Per questi ci battiamo per il libero accesso al mercato del lavoro dell’Ue"

 

Roma – 22 maggio 2012 – Tornare in patria? Per i migranti romeni non è ancora il momento giusto. Parola del loro Presidente della Repubblica.

“Vi dirò un motivo per stare qui, uno solo, ma buono. Noi tutti amiamo la nostra patria, ma la vita non è solo amore per la patria, c’è anche la vita di tutti i giorni” ha detto sabato sera Traian Basescu, rivolgendosi connazionali durante una visita ufficiale negli Stati Uniti.

“In questo momento -ha spiegato – lla Romania non è in grado di assicurare ai suoi cittadini uno stipendio  e un livello di vita simili a quelli degli stati che non hanno avuto il Comunismo, questa cosa deve essere onestamente riconosciuto. Non comprendo la demagogia dei politici che vanno in televisione a lamentarsi perché i romeni hanno lasciato la loro patria".

Basescu ha osservato che attualmente le autorità di Bucarest "si battono ogni giorno" per il libero accesso dei rumeni ai mercati del lavoro dell'UE e in particolare in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Italia", dove gli stipendi sono molto più alti. "Questa è la contraddizione: alcuni dicono ai romeni di tornare a casa, e il nostro tasso di disoccupazione è del 7,4%, il salario medio in Romania è di 300 euro" ha ricordato il presidente.

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