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Difficoltà e ritardi nel click day per il decreto flussi 2024: Legacoop chiede interventi operativi

Roma, 1 febbraio 2024 – Il recente rinvio del click day per la presentazione delle domande di ingresso e di assunzione di lavoratori stranieri in Italia, nell’ambito delle quote autorizzate dal decreto flussi 2024, ha suscitato preoccupazioni e critiche da parte di Legacoop. Il presidente dell’associazione, Simone Gamberini, ha sottolineato come questo slittamento di oltre un mese stia aggravando la già difficile situazione di molte imprese che cercano di affrontare la persistente carenza di manodopera.

Gamberini ha sollevato la questione di problemi tecnici nel sistema di accesso e di assegnazione dell’ordine cronologico delle domande già durante il click day di dicembre. Anomalie che hanno costretto molte cooperative a effettuare nuovi caricamenti, sia subito dopo il caricamento iniziale, sia successivamente alla redistribuzione di nuove quote non ancora assegnate avvenuta dopo il 31 dicembre 2023.

L’auspicio di Legacoop è un “intervento operativo sul sistema” per risolvere questi problemi tecnici e garantire un efficiente funzionamento del processo. Inoltre, l’associazione chiede la possibilità di caricare le domande fino al giorno precedente alla nuova data del 18 marzo, cercando di evitare chiusure anticipate che potrebbero penalizzare ulteriormente le imprese.

Il presidente Gamberini ha evidenziato la mancanza di accesso alla sezione del Ministero relativa al Decreto Flussi – annualità 2024, sottolineando che le istruzioni operative per il nuovo caricamento non sono ancora state pubblicate in Gazzetta Ufficiale. Questi ritardi e difficoltà amministrative stanno complicando ulteriormente il processo di assunzione di lavoratori stranieri.

Legacoop ha ribadito la necessità di una programmazione pluriennale dei flussi per consentire alle imprese di pianificare l’organizzazione del lavoro interno e intercettare la forza lavoro straniera in modo più efficiente. Gamberini ha sottolineato l’importanza di superare la logica della contingenza ed emergenza, proponendo un confronto con la Conferenza Stato Regioni e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per definire quote di lavoratori stranieri rispondenti alle reali esigenze delle imprese.

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