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La relazione dell’intelligence italiana: c’è una pressione migratoria elevata da Libia e Tunisia

Roma, 28 febbraio 2023 – La relazione annuale dei servizi di intelligence italiani sulla politica informativa per la sicurezza ha evidenziato che nel 2022 è stata mantenuta l’elevata pressione dei flussi migratori irregolari verso l’Italia e l’Europa, a causa di instabilità politica, conflitti armati, cambiamenti climatici estremi e forte spinta demografica, principalmente dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia.

Secondo il rapporto, la rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata dai flussi che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma come la principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia. In Libia, la presenza di reti criminali strutturate con proiezioni transnazionali, attestate soprattutto a Zuwarah, Az Zawiyah e Sabratah, rappresenta uno dei principali fattori di facilitazione dell’immigrazione irregolare verso le coste italiane ed è una delle cause del forte incremento della pressione migratoria via mare rilevato nel corso del 2022.

La relazione evidenzia anche come le attività di ricerca e soccorso in mare vengano spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell’immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l’Europa. In questo contesto, la presenza di imbarcazioni per le operazioni di ricerca e soccorso rappresenta un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il loro modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a un più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate.

Le conclusioni del rapporto sottolineano la necessità urgente di adottare un approccio globale ai problemi legati all’immigrazione irregolare. Tale approccio dovrebbe includere il rafforzamento della cooperazione tra i paesi di origine, transito e destinazione, il miglioramento del controllo e della gestione delle frontiere, la lotta al traffico e allo sfruttamento degli esseri umani, l’affrontare le cause profonde dell’immigrazione e garantire operazioni di ricerca e soccorso efficaci che prioritizzino la sicurezza e la protezione della vita dei migranti.

Inoltre, il rapporto sottolinea l’importanza di sensibilizzare sull’importanza di evitare l’immigrazione irregolare, in particolare sui pericoli di imbarcarsi su imbarcazioni sovraffollate e non sicure, e di promuovere canali di migrazione legali e sicuri. Chiede inoltre una maggiore solidarietà internazionale e una ripartizione del carico tra gli Stati membri dell’UE nel gestire le sfide dell’immigrazione e dell’asilo, compresa la riabilitazione dei rifugiati e la fornitura di condizioni di accoglienza adeguate.

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