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Magi: “Aprire regolarizzazione ad altre categorie lavorative, ora dibattito in Parlamento”

Roma, 15 maggio 2020 – “Se si fa un provvedimento di regolarizzazione perché lo si ritiene giusto e perché si ritiene abbia effetti positivi in termini sociali, economici, di sicurezza e di salute pubblica allora si deve puntare a toccare il bacino più ampio possibile di irregolari. Il provvedimento di regolarizzazione varato dal governo va nella direzione giusta, ma presenta troppi ostacoli all’accesso che costringeranno a restare nell’irregolarità molti degli attuali invisibili”.

Lo afferma Riccardo Magi deputato di +Europa Radicali e relatore in I commissione della proposta di legge Ero straniero per la modifica della Bossi Fini.

“Per questo è importante che ci sia un reale esame parlamentare in grado di migliorare il provvedimento aprendolo ad una platea più ampia”, conclude.

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Domande e risposte. Regolarizzazione, quali sono i due canali previsti dal decreto?

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