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Salvini sempre più lontano dalla cabina di regia sull’immigrazione: la sfida politica con Meloni all’interno della destra

Roma, 31 agosto 2023 – La politica italiana vive nuovi sviluppi, segnati dalla decisione di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e Presidente del Consiglio, di assumere il controllo diretto della gestione dell’immigrazione, escludendo (o forse, più probabilmente limitandone il potere) il leader della Lega, Matteo Salvini, dalla cabina di regia che si riunirà settimanalmente a Palazzo Chigi sotto la direzione del sottosegretario Alfredo Mantovano. Questo spostamento dei poteri interni sta attirando l’attenzione su una possibile lotta di potere all’interno della coalizione di governo e sugli effetti che potrebbe avere sull’approccio all’immigrazione.

La scelta di escludere o limitare Salvini dalla cabina di regia sull’immigrazione è significativa, in quanto quest’area è sempre stata una delle sue priorità politiche principali. L’ex ministro dell’Interno e attuale vicepremier, noto per la sua posizione rigorosa sulla gestione dei flussi migratori, non avrà più voce in capitolo sul tema che ha spesso caratterizzato il suo discorso politico. Questa mossa è stata giustificata dalla necessità di garantire un coordinamento più efficace tra i ministri e i soggetti istituzionali coinvolti nella gestione dell’immigrazione, sotto la direzione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr).

La decisione sembra non essere stata ben accolta da Salvini e dalla Lega, che vedono in questa mossa una perdita di influenza politica e un’eccessiva centralizzazione del potere nelle mani del sottosegretario Mantovano. Le fonti suggeriscono che Salvini sia irritato dal ruolo rafforzato di Mantovano e ritenga che questo approccio non affronti efficacemente i problemi legati all’immigrazione. Il leader della Lega sembra intenzionato a sfidare questa decisione e a mettere in discussione l’operato del governo se i flussi migratori dovessero continuare ad aumentare.

L’esclusione di Salvini dalla cabina di regia sull’immigrazione sembra essere parte di una strategia politica più ampia. L’intenzione sembra essere quella di dare a Meloni maggiore controllo sull’agenda politica relativa all’immigrazione, cercando di arginare il crescente malcontento pubblico riguardo alla gestione dei flussi migratori. Meloni ha riconosciuto che la situazione attuale è difficile da spiegare all’opinione pubblica e sta cercando di risolvere la questione in modo più efficiente e coerente.

Questo spostamento dei poteri rappresenta una sfida politica all’interno della coalizione di governo. Salvini non sembra disposto ad abbandonare il suo ruolo di voce critica sull’immigrazione e potrebbe cercare di mantenere il suo profilo politico attraverso richieste di rigore e nuovi decreti sulla sicurezza. La sua capacità di mantenere il consenso leghista è spesso legata alla sua posizione ferma sull’immigrazione, e sembra determinato a mantenere una presenza rilevante in questo ambito.

L’esclusione di Salvini dalla cabina di regia rappresenta un passo audace da parte del governo Meloni, che cerca di riformulare la gestione dell’immigrazione e di dare priorità alla sicurezza e alla stabilità. Tuttavia, questa decisione potrebbe anche alimentare tensioni all’interno della coalizione e influenzare l’atteggiamento pubblico nei confronti dell’immigrazione e del governo stesso. La sfida politica interna tra Salvini e Meloni sarà da seguire attentamente mentre si sviluppa nel contesto delle sfide nazionali e internazionali che l’Italia deve affrontare.

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