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Anci: contributo accoglienza più alto per Comuni aderenti a Sprar

Roma, 22 giugno 2017 – “Il decreto Mezzogiorno, pubblicato in Gazzetta ufficiale, segna un ulteriore e significativo passo del percorso intrapreso da Anci e Viminale per affermare il principio dell’equa distribuzione dell’accoglienza dei migranti, attraverso il sistema Sprar. Come avevamo preannunciato nei giorni scorsi, la serrata interlocuzione con il ministero ci ha portati a ottenere che i Comuni che ospitano progetti Sprar riceveranno risorse maggiori rispetto ai Comuni sedi di Cas o Cara. Resta ferma inoltre la clausola di salvaguardia, che metterà al riparo gli enti aderenti allo Sprar dall’invio di ulteriori migranti sui propri territori”.

Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che specifica quanto contenuto nel testo del decreto che adesso inizierà l’iter per la conversione in legge: “I circa 150 milioni per l’accoglienza previsti per il 2018 saranno distribuiti con un contributo di 700 euro per ogni profugo ospitato da Comuni aderenti al progetto Sprar; la cifra scende a 500 euro se invece si tratta di Comuni sedi di Cara o Cas”.

“Abbiamo ottenuto inoltre la deroga per le assunzioni a tempo determinato di personale da impiegare nella gestione dei servizi legati ai progetti Sprar, in modo da assicurarne l’effettiva continuità e garantire l’integrazione”. “I sindaci continueranno a fare la loro parte nella gestione dell’accoglienza, mettendoci la faccia e non tirandosi indietro rispetto alle proprie responsabilità, convinti sempre di più che l’integrazione e la tolleranza passino attraverso una pianificazione attenta e modulata sul territorio dei flussi migratori”.

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