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Flussi. Coldiretti: “Subito decreto per gli stagionali”

Marini: “È in ritardo di quatto mesi. Senza lavoratori andranno alla malora le produzioni agricole primaverili”

Roma – 13 marzo 2012 – “Ci chiediamo perché al tavolo del lavoro tra Governo e forze sociali l’agricoltura che occupa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti oltre agli autonomi è l’unico a non essere stato invitato. Abbiamo difficoltà a sentirci impegnati sulle scelte che saranno prese ad un tavolo della concertazione dal quale siamo stati esclusi”.

È lo sfogo del presidente della Coldiretti Sergio Marini, ma non è l’unica preoccupazione degli agricoltori italiani.

“Mentre al tavolo si discute su come licenziare con la riforma dell’articolo 18 sarebbe ora – sostiene Marini – che venisse pubblicato al piu’ presto il decreto flussi per il lavoro stagionale degli extracomunitari, in ritardo di 4 mesi”. Questo “consentirebbe l’assunzione da parte delle nostre imprese di 35mila lavoratori necessari per non mandare alla malora le produzioni agricole che con la primavera si iniziano a raccogliere, dalle fragole del veronese agli ortaggi della provincia di Latina”.

“Siamo di fronte – conclude il presidente di Coldiretti – ad una ulteriore disattenzione nei confronti di un settore come quello agroalimentare che è una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere”.

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