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Fornero: “No a nuovi flussi, ma più tempo per i disoccupati”

Il ministro del Lavoro alla Camera dei Deputati. “Programmeremo solo ingressi stagionali, crudeltà rimpatriare chi ha diritto all’ assegno di disoccupazione”

Roma – 7 marzo 2012 – Il governo conferma che per ora non ci saranno nuovi flussi di ingresso per lavoro non stagionale, ma ribadisce anche l’intenzione (già formalizzata nella bozza di riforma dei permessi di soggiorno) di allungare ad almeno un anno, rispetto ai sei mesi attuali, il soggiorno in Italia degli stranieri disoccupati.

 

“Lungi da questo governo l’idea di scardinare la politica sociale attualmente in vigore nel nostro Pese noi vogliamo semmai rafforzarne gli elementi positivi” ha detto oggi pomeriggio alla Camera dei Deputati il ministro del Lavoro Elsa Fornero, rispondendo un’interrogazione della Lega Nord.

“Non è intenzione di questo governo, al momento, rivedere la questione dei flussi anche perché c’è una questione più ampia di disoccupazione che riguarda tutto il Paese e che stiamo cercando di affrontare” ha spiegato Fornero. Il governo ha insomma sposato la tesi dei tecnici dei ministeri del Lavoro e dell’Interno, secondo i quali il gran numero di immigrati rimasti senza lavoro con la crisi rende inutili nuovi decreti flussi.

“Diversa è la questione dei lavoratori stagionali – ha sottolineato Fornero – per i quali bisognerà fare una previsione, ma questo in risposta ai fabbisogni che provengono dai settori produttivi che contano sulla stagionalità”. Ci sarà quindi un decreto flussi per gli stagionali da impiegare nell’agricoltura e nel settore turistico-alberghiero, un provvedimento già in fase avanzata che autorizzerà, secondo le prime indiscrezioni, 35 mila nuovi ingressi.

Quanto al prolungamento del permesso di soggiorno per i disoccupati,il ministro lo ritiene “un provvedimento naturale, in quanto si tratta di lavoratori che hanno ai sensi della legge 223 del 91 diritto all’assegno di disoccupazione, diritto che non viene meno in caso di rimpatrio. Sembrerebbe una mera  crudeltà rimpatriare una persona che beneficia di un assegno di disoccupazione, al quale avrebbe diritto anche se fosse rimandato nel suo Paese”.

“La proposta che faremo – ha quindi confermato Fornero – è ampliare all’anno [il soggiorno dei disoccupati n.d.r] o al periodo di disoccupazione coperta da assegno se questa supera l’ anno”. Il ministro ha infine reso noto che ad oggi gli immigrati che beneficiano di assegno di disoccupazione non agricola a requisiti ordinari sono “circa 150 mila”.

Elvio Pasca

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