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IMMIGRAZIONE: MANTOVANO (AN), DDL PASTICCIO PSEUDOBUONISTA

(ANSA) – ROMA, 24 APR – Un "pasticcio pseudobuonista". Così il senatore Alfredo Mantovano (An), definisce il disegno di legge di riforma del testo unico sull’immigrazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, secondo Mantovano, "si basa su presupposti falsi – il presunto fallimento della Fini-Bossi – smentiti dai dati e dalla realtà; quella stessa realtà che nell’ultimo anno ha dimostrato l’incapacità del governo Prodi di gestire l’applicazione del decreto flussi, e cioé gli ingressi regolari, moltiplicando i ritardi e le code davanti agli sportelli". Il ddl, spiega il senatore, che da sottosegretario fu uno degli estensori della Fini-Bossi, "conferma misure già contenute nella nostra legge, spacciandole per novità: penso al decreto flussi triennale, che le norme attuali prevedono in termini di programmazione generale, ma tale da non poter sostituire un decreto annuale, se si vuole restare agganciati alle richieste del mercato del lavoro; penso anche ai ‘talenti’, per i quali la Fini Bossi contiene già forme ingresso privilegiato". Il provvedimento, prosegue Mantovano, "introduce poi novità devastanti: si può davvero pensare che un clandestino, che spende dai 4.000 ai 5.000 dollari per arrivare in Italia, poi accetti volontariamente di tornare indietro? Solo perché glielo chiedono Ferrero e Amato? Come si fa, nello stesso tempo, a ‘rendere effettivi i rimpatri’ e a ‘superare l’attuale sistema dei Cpt’?". Infine, conclude, "qual è la compatibilità delle nuove disposizioni con le consolidate linee guida dell’Unione Europea in tema di immigrazione? Il governo italiano pensa davvero che Bruxelles non avrà nulla da osservare?". (ANSA). 2007-04-24 14:01

(24 aprile 2007)

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