Roma, 21 dicembre 2021 – “L’Europa non ha strumenti, in termini di budget, personale e potere reale” per affrontare la crisi migratoria, e sono state fatte anche “scelte sbagliate con il trattato di Dublino, ma quello che sta succedendo in Polonia deve spingere per arrivare a una dimensione europea delle politiche migratorie”.
Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova all’ANSA a margine della Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici.
In quest’ottica una decisione sul “controllo delle frontiere esterne, i rimpatri, la gestione delle procedure di asilo, se verrà presa a livello europeo sarà efficace, se invece sarà affidata ai singoli stati rischia di naufragare”, ha avvertito Della Vedova. Lo stesso vale per una “partnership con i Paesi africani”, ed in questa chiave una “prima strategia contro l’immigrazione illegale”, per chiudere i rubinetti ai trafficanti di esseri umani, è “aprire canali di migrazione legale con i paesi di partenza, ossia dare qualcosa in caso a coloro a cui chiediamo di non far partire i migranti”.