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Migranti. Centro Astalli: la precarietà prende il posto dell’emergenza

Roma, 5 aprile 2019 – Gli arrivi di migranti forzati via mare in Italia nel 2018 sono diminuiti dell’80% rispetto all’anno precedente e “la cosiddetta emergenza sbarchi può certamente dirsi conclusa. Purtroppo il sistema di protezione italiano continua a non essere in grado di rispondere efficacemente ai bisogni delle persone presenti sul territorio e anzi, in un anno di accompagnamento dei migranti forzati in Italia, il Centro Astalli ha registrato un aumento del disagio sociale, della marginalizzazione, degli ostacoli frapposti all’ottenimento di una protezione effettiva”. Lo si legge nel rapporto annuale del Centro Astalli sull’immigrazione.

Secondo il rapporto negli ultimi mesi dell’anno tutti i servizi hanno registrato che la vita delle persone assistite è segnata sempre di più dalla precarietà. L’abolizione della protezione umanitaria (che veniva concessa in molti casi proprio a seguito dell’emersione di una vulnerabilità sanitaria o sociale), il complicarsi delle procedure per l’ottenimento di una residenza e dei diritti che ne derivano e, più in generale, il moltiplicarsi di ostacoli burocratici a tutti i livelli finiscono per escludere un numero crescente di migranti dai circuiti d’accoglienza e dai servizi territoriali.

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